Ci sarà anche il Muro di Berlino dentro il nuovo museo dell’Automobile di Torino, i cui lavori di restauro e riallestimento, iniziati nel 2008, termineranno nell’autunno del 2010. Il nuovo museo, recupero filologico ma anche innovativo del museo Carlo Biscaretti di Ruffia, ideato nel 1957, è una pietra miliare della storia di Torino, nota come città dell’auto.
«Si sta prefigurando un ulteriore tassello della nuova Torino - ha detto oggi il sindaco Sergio Chiamparino visitando il cantiere - stando a quello che oggi si vede sarà un museo in grado di
attirare migliaia di persone dall’Italia e dall’estero come è successo con il Museo del Cinema.
Ancora uno sforzo coraggioso per questa città, in barba agli scettici che si chiedevano se era proprio il caso di ristrutturare il Museo dell’Auto». Il legame con il Museo del Cinema in realtà è forte anche per via dello scenografo Francois Confino che ne ha progettato lo spettacolare allestimento.
«Questo sarà un museo della storia dell’ultimo secolo e del movimento - ha detto Confino - completamente diverso da un museo dell’auto in cui i veicoli vengano esposti immobili e asettici». Qui, infatti, ogni auto verrà contestualizzata in uno scenario che riporta i singoli momenti storici del Novecento come nel caso degli Anni Ottanta quando uno dei simboli sarà il muro di Berlino: di qua una Trabant, di là una fiammante Ferrari rossa. Il costo complessivo dei lavori, realizzati dal raggruppamento che ha vinto la gara, composto dall’architetto Cino Zucchi di Milano, la Recchi Engineering di Torino e la Proger di Roma, è di 32 milioni di euro di cui 23 interamente finanziati dalla Città di Torino.
Nessun commento:
Posta un commento